sabato 8 dicembre 2012

Riflessioni sul Circolo


Ritengo opportuno condividere con voi alcune considerazione che ho fatto nell’ultimo periodo. La necessità di esternarle è dovuta essenzialmente all’esigenza di chiarezza che, secondo me, è alla base della scelta di portare avanti con serietà il progetto del Circolo.
Ho avvertito che al Circolo troppo spesso si respira la tensione di chi sentendosi un perdente della tornata elettorale, si dimentica che è seduto lì, in cerchio, per guardare al futuro e non al passato. 
Al passato si guarda solo per imparare dagli errori o per prendere esempio o riattivare buone prassi, non certo per risollevare polveroni o vecchie diatribe.
Ritengo che il Circolo non sia un movimento di opposizione all'attuale amm.ne, forse sbaglio ma credo che i presupposti siano altri, se non altro perchè ci sono altre sedi deputate all'opposizione e se gli "opposti" non sanno o non vogliono sfruttarle, peccano di presunzione a ritenere che le riunioni del circolo possano essere terreno fertile per la diffusione del loro modo di fare politica o meglio di opporsi. Forse sono troppo dura, ma schietta. 

Con ciò non voglio dire che nelle riunioni del Circolo non si possa o non si debba parlare anche di atti e attività dell'amm.ne locale, anzi, però nel parlarne tutti noi dobbiamo cercare di andare oltre la sterile critica, offrire alternative concrete, se possibile, appoggiare le cose positive se ci sono, con un pensiero molto libero. 
Ecco questo sarebbe il mio desiderio in relazione al Circolo. 
Sono stata la prima a ritenere che il problema della sede non ci stava, che si poteva tranquillamente frequentare la sede del PD. 
Dopo diversi incontri, dopo alcuni discorsi, ho iniziato a cambiare idea e mi è sfiorato il dubbio che forse per qualcuno il Circolo e la gente che lo frequenta, soprattutto i + giovani, possono essere uno strumento per vincere le prossime elezioni o cmq per ottenere una riaffermazione politica attraverso nuovi seguaci. 
Questo mi irrita particolarmente non perchè io creda che questo "piano" abbia possibilità concrete di realizzazione - per quanto mi riguarda la frequentazione di associazioni anche in passato non ha mai condizionato il mio pensiero e non mi ha vincolato - ma perchè il Circolo finirebbe per essere l'ennesimo insuccesso, di cui io non vorrei far parte.

Loredana Somma

2 commenti:

  1. Penso che il Circolo debba continuare sulla strada tracciata, avere una prospettiva di costruzione di una cultura politica propositiva. Come Pd noi cerchiamo di fare lo stesso,ovviamente da partito politico abbiamo messo in campo iniziative in maniera più decisa su questioni politiche sulle quali non riteniamo di poterci sottrarre. Penso alla battaglia simbolica dell'abolizione di questa amministrazione della Sala Consiliare, alla battaglia democratica per farci restituire la bacheca, alle battaglie che intendiamo intraprendere per l'aumento delle tasse comunali in maniera iniqua e crediamo inutile. Infatti è palese come tale aumento sia solo dovuto a un modo di fare delle amministrazioni di centro-destra che dovendo aumentare gli introiti intervengono con tassazioni su operai,impiegati e pensionati, senza una conoscenza approfondita dei bilanci e senza un confronto con chi li ha preceduti, ma soprattutto senza pensare alle difficoltà delle famiglie. Siamo tacciati di fare polemica ogni qualvolta poniamo questioni politiche. Ho l'impressione che se non si è con la maggioranza (ponendo temi concreti) pare si voglia il male di Pimonte;il cittadino oggi è chiamato a partecipare ai cons. di quartiere, ottimo, ma credo avrebbe voluto esprimersi anche su cose importanti (tasse, sala consiliara)perchè tanta fretta su questioni che si potevano rinviare? In questi mesi abbiamo sottolineato alcune divergenze ma vogliamo fare proposte in positivo per cancellare alcune regolamentazioni comunali che danneggiano i cittadini. Qualche anno fa come Pd prendemmo una iniziativa di mettere "in circolo" tutte le parti politiche per confrontarsi su proposte comuni, la cosa non ebbe grande seguito "nun se faceva à list". Rilancio la proposta e vi chiedo di farla vostra (come circolo sarete più equidistanti ), mettere in circolo le idee politiche di tutti i gruppi per guardare insieme avanti. Il circolo potrebbe moderare e catalizzare tutte le idee.
    per il Pd il segretario Cuomo

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  2. Premesso che per chiarezza espositiva ed intellettuale sono obbligato a sottolineare quanto postato da Loredana Somma. Ne condivido ogni aspetto, ed ogni risvolto. La mia posizione e il mio sottolineare, ad ogni incontro, la latenza del problema sopra esposto non è per voi cosa nuova.
    Il Circolo parte da una premessa ambiziosa e allo stesso tempo affascinante: promuovere l’attaccamento al Bene Comune, alla Cosa Pubblica e al Partito come rappresentante delle istanze della base partendo dal valore della cittadinanza attiva. Per questo non posso, come aderente al Movimento (Il Circolo), non cogliere l’invito del segretario del Pd che, come altri, non ha mai rifiutato il confronto, ma che più di altri, ne ha favorito il processo di formazione.
    Ammettere e convivere con le differenze di approccio delle due realtà, è un fatto necessario, quanto costruttivo. Del resto, il titolo del post,”RIFLESSIONI sul circolo”, la dice tutta. Riflettere, vuol dire discutere, analizzare, programmare e riprogrammare. Di certo vuole anche dire confronto, dibattito e analisi comune.
    Quello che spesso chiediamo, è solo la possibilità di un luogo dove tutti possano sentirsi autorizzati a dire la propria, magari approfittando del bagaglio di esperienza che alcuni del Movimento portano ad ogni incontro. Insomma, credo che le riflessioni, siano un ulteriore e fondamentale passaggio de cammino de Il Circolo per questo invito veramente tutti a dare il proprio contributo alla discussione.

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